Diritto e libertà
Bugie di guerra. Dall’Urss di ieri alla Russia di oggi, le strategie di disinformazione del Cremlino
Dopo i fatti che negli ultimi mesi hanno sconvolto l’Ucraina, è diventato sempre più evidente come in Italia vi sia un serio problema nel mondo mediatico-giornalistico per quanto riguarda tutto ciò che è legato alla Russia; se i cronisti in genere svolgono un lavoro abbastanza equilibrato
Le relazioni politiche come relazioni d’affari. Il senso di Berlusconi per la guerra
Chi avrà la pazienza di guardare e ascoltare la registrazione della parte dell’intervento di Berlusconi a Treviglio, in cui parla delle sue preoccupazioni per la guerra in Ucraina, capirà che il senso delle parole del leader di Forza Italia non è quello loro attribuito dalla maggioranza dei commentatori
Lapidazione anti-sessista. Il caso di Sonia Alvisi è un incentivo all'autocensura conformistica
Sonia Alvisi, coordinatrice Dem di Rimini, si è dimessa in seguito alle polemiche scoppiate dopo le sue dichiarazioni rilasciate a margine della nota vicenda delle molestie durante il raduno degli alpini.
Nessuno escluso. Libertà contro necrofilia. La ribellione politica alla dittatura della morte
Ribellarsi alla "nientificazione" è anche un progetto politico; significa contribuire ad affermare la permanenza - nella vita pubblica – di una realtà umana, che non è riducibile al ciclo biologico della nascita e della morte e alla solitudine di chi nasce e muore.
Il mondo funziona perché le persone si assumono responsabilità personali. Quando andiamo al supermercato a fare la spesa possiamo ragionevolmente credere che non moriremo avvelenati, perché tutti i soggetti che hanno prodotto le merci che acquistiamo - dagli agricoltori, ai produttori, ai venditori - sono vincolati alle loro rispettive responsabilità.
Orsini, come Conte, Salvini, Travaglio, Santoro, una buona metà del Gruppo Mediaset, La 7/Kabul, e la “fascia berlingueriana”, con qualche varietà di accenti ma, nella sostanza, all’unisono, affermano di ispirarsi ad un criterio grosso modo “realista”, nel presentare le ragioni di Putin rispetto a quelle ucraine. Aggressori sì, i russi, ma provocati dalla iattanza americana, incurante delle legittime aspirazioni di Mosca al suo “estero vicino”.
Da quando è iniziata l’attuale guerra in Ucraina, sono molte le volte che si è usata a sproposito la parola “censura”: è stata brandita dopo le proteste per le affermazioni fatte da Alessandro Orsini il quale, a dispetto di molti commentatori che lo dipingevano come una sorta di perseguitato politico, ha continuato ad essere ospite di Bianca Berlinguer su Rai 3.
La banalità di Putin. La morte come mezzo di perpetuazione burocratica del potere
La banalità del male, così come la teorizzò Hannah Arendt, ha a oggetto il livello medio – e inevitabilmente mediocre – della catena di comando: burocratizzazione dello sterminio e alienazione del burocrate (la dicotomia efficiente/inefficiente annichilisce quella bene/male) conducono allo zelo impiegatizio