Diritto e libertà
L'Italia, l'Ucraina e la guerra per la libertà. Cosa dice davvero la Costituzione?
Guido Russo Perez: «Nella pratica non è così semplice distinguere fra guerre giuste e guerre ingiuste. (…) La guerra della Russia alla Finlandia è una guerra di difesa o una guerra di aggressione?». Girolamo Li Causi: «La guerra fascista e la guerra di liberazione: quale è giusta e quale ingiusta?» (Assemblea Costituente, seduta del 14 marzo 1947)
Nel film americano del 2020 “Una donna promettente”, viene raccontata la storia di una giovane la quale, poiché la sua migliore amica si è suicidata dopo aver subito uno stupro e il colpevole l’ha passata liscia
Bucha, la libertà di parola per la libertà di sterminio. Il gradino più basso di qualsiasi scala
Bucha è come Babij Jar, come Katyn. Una tenebra nella tenebra, un abisso nell’abisso. Un omicidio dopo l’altro; un colpo, un tonfo, uno scempio di sangue dopo l’altro. Occhi negli occhi. Solo che Putin li lascia per strada, non li nasconde nemmeno, gli inermi che massacra.
C'è la guerra, la "martoriata Ucraina" e un' aggressione "sacrilega" (così ha detto Francesco a Malta) e dall'altra parte c'è la propaganda e poco altro. Io mi sento allievo di Capitini e di Gandhi, credo nella nonviolenza come strategia e prassi, e tutto questo non mi impedisce
Le vittime della pace. Per le ragazze afghane le scuole non sono state riaperte
Tra le classi dirigenti dei paesi occidentali, lo scandalo per la mancata riapertura delle scuole di istruzione secondaria per le ragazze afghane, decisa dal regime talebano, è un puro esercizio di buona coscienza a buon mercato.
La pace in perdita. Quanto costa la resa dell'Ucraina? Troppo, non solo per gli ucraini
È pacifismo chiedere la “resa” dell’Ucraina? Un buon strumento concettuale per rispondere in modo efficace a questo interrogativo può essere tratto dall’insegnamento di Frédéric Bastiat in economia: è facile trarre conclusioni apparentemente confortate da riscontri fattuali prendendo in considerazione
Di chi è la colpa della guerra? Di Putin, in primo luogo: per un elementare principio: chi rompe, paga. Quanto ai rapporti fra stati, è ovvio che non sono sopprimibili: perciò, una misura maggiore o minore di interazione anche con la Russia è stata, fin qui, si potrebbe dire “naturalmente” necessaria. Sia da parte statunitense che da parte europea. Interazione economica, innanzitutto, visto che il gas serve ad una molteplicità di popoli, che lo usano da decenni.
È significativo come il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, argomenta le ragioni contrarie all’invio di aiuti militari alla resistenza ucraina. Nel rispondere a Luigi Manconi, che aveva definito non solo legittimo, ma doveroso soccorrere l’aggredito coi mezzi necessari a (provare a) fermare l’aggressore,