Diritto e libertà
La fatwa contro Rushdie, l'autocensura e l'occultamento della libertà di parola
Salman Rushdie è stato ieri accoltellato negli Usa da un autoproclamato e volenteroso boia, incaricatosi di eseguire la sentenza di morte pronunciata dell’ayatollah Ruhollah Khomeini oltre trentatre anni prima, nel febbraio del 1989, dopo la pubblicazione de I Versetti satanici, il romanzo considerato blasfemo dalla suprema autorità politica e religiosa della Repubblica islamica iraniana.
Case sventrate. Corpi ammassati lungo le strade, le mani legate dietro alla schiena. Fosse comuni. Stupri come arma di guerra. Deportazioni. Obiettivi civili colpiti indiscriminatamente. Città rase al suolo… È lo scenario pressoché quotidiano cui siamo costretti ad assistere e che gli ucraini subiscono quotidianamente da oltre 4 mesi.
Il rapporto della discordia. La libertà di stampa putiniana e la cattiva coscienza della ‘informazione democratica’
Tutto congiura per dimostrare che la politica e l’informazione italiana siano un circolo di risentiti ed offesi, con una permalosità che è proporzionale alla negligenza, se non all’improntitudine.
L’aborto, da problema di diritto a questione di potere. Le conseguenze della sentenza della Corte Suprema Usa
Da un punto di vista etico l'aborto porta con sé la tragedia della scelta, il salto - anche religioso - che (non) congiunge il sì e il no, la vita alla morte e si carica di responsabilità con qualunque esito. È in gioco pienamente la persona e il suo destino, quindi.
Referendum, fallimenti e falliti
Non è che “gli italiani” non conoscano a quale grado di inconsistenza sia giunto il loro diritto di difesa. Lo sanno così bene da non aver votato. In massa. Apparatchik e traviati, a parte. Sembra un paradosso, ma non lo è.
Inquisizione democratica. I referendum e l’irriformabilità del sistema penale
La (non) discussione sui referendum, parcheggiata sul binario morto dell’incomprensione e dell’equivoco, che i mammasantissima del conservatorismo politico-togato hanno da subito coltivato con consumato mestiere, è stata una fotografia impietosa dell’impossibilità di mettere mano al sistema penale, senza aggredirne il fondamento ideologico, che, determinandone il pervertimento, ne presidia anche l’irriformabilità.
A proposito della guerra che dal 24 febbraio sta dilaniando l’Ucraina, si è aperto un abisso tra la realtà, per come viene raccontata e interpretata nei salotti televisivi e per come viene invece vissuta da chi si trova sul posto ed è in grado di testimoniare cosa succede in quella terra martoriata.
Ostracismo penale, ergastolo civile. Sofri, Cuffaro e le persone ‘passate in giudicato’
Ha detto Franco Miceli, candidato a sindaco di Palermo per il centro-sinistra, per attaccare Roberto Lagalla, candidato alla stessa carica per il centro-destra: “Lagalla mente quando dice di non volere i voti dei mafiosi. C'era un modo di dirlo, lanciando un messaggio inequivocabile, non accettare pubblicamente l’appoggio dei condannati per reati connessi