Istituzioni ed economia
Il sondaggio che ha destato scandalo tra alcuni osservatori della società italiana, e che ha spinto il direttore di Strade, Carmelo Palma, a scrivere il suo articolo sulla “egemonia culturale degli stronzi”, merita forse qualche riflessione in più. A quanto pare, quasi due italiani su tre non sarebbero disposti a lavorare qualche anno in più per garantire una pensione migliore a figli e nipoti.
Tra Conte e Salvini tertium datur. Col PD, se possibile, senza il PD se necessario
Giuseppe Conte è Primo Ministro da oltre 600 giorni, i due quinti di Prodi, la metà di Craxi e i due terzi di Renzi; più di Monti, D’Alema, Ciampi, De Mita e il doppio di Letta. Insomma, non un periodo breve per gli standard italiani. Da che io ricordi, è l’unico Presidente del Consiglio arrivato a Palazzo Chigi senza mai essere stato eletto in alcuna assemblea o senza aver ricoperto incarichi precedenti di governo in Italia o in Ue.
Due notizie diffuse l’altro ieri danno la misura della crisi politica italiana in tutta la sua ampiezza e profondità e riguardano entrambi i rapporti demografici e morali tra le generazioni, cioè il punto di rottura, apparentemente irrimediabile, della coesione civile e sociale dell’Italia.
Il dibattito infuria all'interno di circoli appassionati, ma ristretti sulla necessità o meno di avere un "fronte comune" o un'alleanza più organica tra quei piccoli partiti che si collocano più o meno tra PD e il centro (sempre meno centro) destra. Sto parlando di +Europa, Azione e Italia Viva.
È più grave subire una sconfitta o sprecare una vittoria? Soprattutto quando la vittoria è di quelle che incidono nella storia del Paese? È scontato che i prosseneti di Matteo Salvini, che spopolano nei talk show, si scervellino in arzigogoli sui flussi elettorali per ridimensionare la sconfitta subita dal Capitano.
L’addio ai britannici alla presenza della Segre dimostra che l’Europa esiste davvero
Quando nell’aula dell’Europarlamento a Strasburgo è risuonata Auld Lang Syne (una canzone la cui storia è persino più europea di quanto possano immaginare i tanti Leavers che sicuramente se ne fanno vanto cantandola a Capodanno), si stava facendo sotto i nostri occhi un pezzo di storia che non sarà facile dimenticare.
È certo che la battuta di arresto di Salvini in Emilia Romagna, che infrange il mito della sua “invincibilità”, rafforzerà la prospettiva del PD di Zingaretti e di Franceschini: quello dello svuotamento del M5S per auto-assimilazione populista in un bipolarismo ripristinato proprio dall’evaporazione del M5S.
All’ultima rilevazione della BCE, l’Italia risultava l’unico Paese dell’eurozona ad avere un tasso di interesse medio sul debito più alto del tasso di crescita. La conseguenza principale di questo fatto viene chiamata effetto snowball: l’aumento del debito dovuto alla spesa in interessi non è neutralizzato dalla crescita. Potremmo descrivere le conseguenze di questo fatto come una politica di 'cannibalismo”'nei confronti del futuro.