Diritto e libertà
Governo e consenso: le forme insostenibili della democrazia contemporanea
La riflessione di Bruno Montanari pone una questione centrale. Riguarda tutti i sistemi liberaldemocratici dell’Occidente, non solo il nostro. Nell’essenziale: come raccordare governo e consenso della 'polis' (intesa come collettività, che assume come principio ordinante l’autogoverno). In un contesto, come quello economico e sociale del nostro tempo.
Leggi tutto...Una diarchia e un prestanome. Questo nei fatti è l’assetto di governo dell’attuale stagione politica. Naturalmente c’è ancora la fictio dei termini costituzionali: Presidente del Consiglio, Vice Presidente (due) e Ministri, dell’Interno l’uno e dello Sviluppo Economico l’altro. Che si tratti di una fictio davvero “formalistica” lo si capisce proprio attraverso i termini e, più specificamente, attraverso il loro cumulo.
Leggi tutto...Sono due anni, ormai, che studio il Sistema Comune di Asilo Europeo. Trattandosi di una materia complicatissima, e legata a filo stretto al tema dell’immigrazione e del diritto del mare (materie ancora più ostiche) ho visto negli ultimi tempi autorevoli professori dire egregie fesserie ogni volta che si avventuravano, anche cautamente, in un ambito che conoscevano un po’ meno bene.
Leggi tutto...Quando Berlusconi corre in soccorso di Salvini contro il presunto attacco giudiziario all’esecutivo, dà la misura delle perversioni a cui ha condotto la guerra dei (quasi) trent’anni tra partiti e procure e dell’irrimediabile compromissione di un lessico politico-costituzionale in grado di ordinare i rapporti sensibili tra potere politico e giudiziario.
Leggi tutto...Se prima era la letteratura la sede delle pulsioni politico-sociali contemporanee e delle avvisaglie di quel che stava per avvenire – giusto per fare un esempio, Daniel Defoe pubblicò il suo Robison Crusoe nel 1719, e fu un formidabile ballon d'essai tanto dell'individualismo borghese-liberale quanto del suprematismo bianco –, oggi lo spirito del tempo è rintracciabile nelle serie tv.
Leggi tutto...Il #metoo e il diritto penale come riforma dei costumi. Una strada sbagliata
Del #metoo, delle accusatrici accusate, dello scandalo montato dallo scandalismo mediatico e politico, la cosa culturalmente più rilevante è il progressivo slittamento del 'diritto penale' in 'diritto delle vittime' (o in 'diritto per le vittime') e quindi l’equivalenza tra l’accusa e la condanna, tra il sospetto e l’indegnità. È un meccanismo classicamente inquisitorio.
Leggi tutto...All’indomani dei fastosi Mondiali di calcio, la Russia è stata raggiunta da una raffica di cartellini gialli della Corte europea dei diritti dell’uomo. Qui ci soffermiamo sulle due decisioni del 17 luglio nei più celebri casi della carcerazione delle Pussy Riot e del misterioso assassinio della giornalista Anna Politkovskaya. ‘Vergine Maria, liberaci da Putin!’ (‘Virgin Mary, Drive Putin Away’).
Leggi tutto...I funerali di Stato per le vittime di Genova, segnano un passaggio cruciale della storia del nostro Paese. Lo so, non è certo la prima volta che una cerimonia solenne viene trasformata in una gazzarra, non è la prima volta che applausi e soprattutto fischi rompono il compito e dignitoso silenzio, non è la prima volta che l’ostentazione della rabbia sostituisce l’intimità del dolore. Questi fischi vengono da lontano e, è venuto il momento di dirlo, vengono da sinistra.
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