Istituzioni ed economia
L'Italia non è meritocratica per scelta educativa. Lettera aperta al ministro Giannini
Questo articolo sarebbe dovuto apparire sul prossimo numero di marzo di Strade. Abbiamo deciso di pubblicarlo oggi, in forma di lettera aperta al nuovo ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, come augurio di buon lavoro.
Signor Ministro,
La parola meritocrazia piace molto eppure, sembrerà banale, per essere un paese meritocratico bisogna anche fare in modo di esserlo. E noi, a dirla tutta, ci siamo impegnati a fondo per non esserlo. Fin da piccoli.
A volte ho l'impressione che in Italia il dibattito sulla politica – ma soprattutto sulle politiche – sia inquinato da una serie di pregiudizi d'annata, dalla distinzione manichea tra comunismo e liberismo, tra vecchio e nuovo, tra tradizione e innovazione, tra difesa della Casta e sua rottamazione, il tutto a discapito della comprensione del merito delle questioni e quindi della loro risoluzione.
Leggi tutto...Nell'Italia di oggi, nessuno, sia esso tecnico o politico, può raccontare con onestà ai cittadini che un eventuale prelievo patrimoniale straordinario su larga scala è lo strumento per dare soluzione definitiva problemi della finanza pubblica.
Leggi tutto...Sarà soprattutto questione di tasse, forse solo questione di tasse. Il successo o il fallimento del prossimo governo (multicolore, non monocolore) Renzi dipenderà in buona parte da quanto lo Stato allenterà la propria morsa sui contribuenti italiani, imprese e famiglie. Dalle prime informazioni sul futuro programma di politica fiscale del governo presieduto dal segretario del PD, emerge che l'azione del nuovo esecutivo seguirebbe essenzialmente tre filoni: la riduzione dell'Irpef (soprattutto sui redditi medio-bassi), il taglio dell'Irap per le imprese e una revisione profonda del rapporto tra contribuente ed erario.
Leggi tutto...Rivedere gli incentivi per l'Agenzia delle Entrate
Gli obiettivi legati al gettito che si determina dall'azione dell'Agenzia delle entrate, ai fini dell'attribuzione dei premi di risultato ai suoi dirigenti, non sono affatto leggende metropolitane e sono semmai balle spaziali quelle di chi fa simili affermazioni. Nella nostra interrogazione al MEF abbiamo puntato i riflettori proprio sull'obiettivo di gettito attualmente fissato a 10,2 miliardi e su quello della percentuale di vittorie dell'Agenzia in contenzioso. La risposta è stata evasiva sulla prima questione e totalmente assente sulla seconda.
Leggi tutto...E se il Senato diventasse la Camera delle Competenze?
Il dibattito sulle riforme istituzionali è all'ordine del giorno. Sperando vivamente che questa non sia l'ennesima, ciclica discussione infruttuosa sulla seconda parte della Costituzione, ma che si risolva una volta tanto in modifiche concrete, organiche e coordinate, vorrei analizzare uno dei punti più delicati sul quale si dibatte in questi giorni: la riforma del bicameralismo perfetto (mediaticamente ridotta a "l'abolizione del Senato").
Leggi tutto...Ad agosto 2011 l'ipotesi Monti era già pubblica: ecco le prove
Altro che scoop! Dovremmo parlare del segreto di Pulcinella di Alain Friedman e di RCS. Abbiamo passato in rassegna i giornali della calda estate del 2011, quella in cui si è palesata in modo inequivocabile la situazione di emergenza per gli equilibri finanziari dell'Italia. Il nome di Mario Monti come sostituto di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi appariva pubblicamente e tranquillamente già dal 1 agosto 2011, con una naturalità che fa ritenere che il nome circolasse ormai da settimane tra gli addetti ai lavori.
Leggi tutto...Ieri ha destato scalpore la notizia, apparsa prima sul Financial Times e poi diffusa da molti media italiani, secondo cui la nostra Corte dei Conti starebbe meditando sulla possibilità di citare in giudizio le principali agenzie di rating, colpevoli, a suo giudizio, di aver declassato il debito sovrano dell'Italia nel 2011 senza tenere conto adeguatamente del patrimonio artistico e culturale del bel paese.
Leggi tutto...