Innovazione e mercato
Il referendismo, malattia senile di una politica che rifiuta le responsabilità
L’adesione di Salvini all’idea di convocare un referendum popolare sulla Tav è solo apparentemente un’apertura democratica e razionale alla soluzione definitiva di una questione spinosa. IIn realtà si tratta di una fuga dall’onere di decidere, da parte di chi ha gli strumenti per decidere e il dovere istituzionale di farlo.
Leggi tutto...«Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga interamente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?» È questo il quesito su cui, il prossimo 18 novembre, i bresciani saranno chiamati ad esprimere il proprio voto in ordine alle modalità di gestione del servizio idrico integrato.
Leggi tutto...In Danimarca non esistono straordinari. I dipendenti lavorano dalle otto alle quattro del pomeriggio, e dopo quell’ora gli uffici sono deserti. Soffermarsi oltre l’orario stabilito è mal visto dai colleghi e persino dai datori di lavoro, perché è segno di una cattiva gestione del tempo. Lo racconta Stefan Lupberger in un articolo recentemente riproposto da Business Insider.
Leggi tutto...Comprensibilmente il reddito minimo condizionato degli altri paesi europei suscita molta perplessità in Italia. È difficile orientarsi, anche perché il principio sembra cozzare con il senso comune. Come? Chi non lavora ha un reddito? Nonostante esistessero da lungo tempo, di questi strumenti non abbiamo saputo nulla, al massimo è sembrato che fossero cose da paesi scandinavi.
Leggi tutto...Il 31 ottobre scade l’ennesima proroga della gara infinita per la vendita di Alitalia. Riassunto degli ultimissimi capitoli: il 24 aprile 2017 un referendum dei dipendenti boccia clamorosamente il piano di salvataggio (che in realtà è anche un ambizioso piano di crescita) finanziato dai capitali di Etihad, proprietaria ancora oggi del 49% della compagnia.
Leggi tutto...Il reddito di cittadinanza è l’ennesima anomalia italiana nel welfare europeo
È difficile intendersi sul nome per qualcosa che non esiste. Gli omologhi europei del cosiddetto “reddito di cittadinanza” dovrebbero essere il Revenu de solidarité active francese, l’Arbeitslosengeld tedesco, il Jobseekers allowance inglese. Ognuno può googlare e farsi un’idea (Wikipedia, siti governativi ecc.). Se è così, però, l’Italia politica si conferma prodiga di paradossi.
Leggi tutto...In giro, sui social e nelle convention politiche, è in corso un dibattito interessante sulla jobs guarantee. Dibattito decisamente caldo negli Stati Uniti, dove Sanders e Booker, due potenziali incumbent democratici per il 2020, sono a favore. Ne parlava in questi giorni anche Lorenzo Marsili di Diem25 Italia, il movimento transnazionale guidato da Varoufakis.
Leggi tutto...La domenica, la famiglia, il lavoro. Se ne parla tanto, ma si parla d'altro
Due italiani su tre fanno acquisti la domenica, soprattutto di beni alimentari. Basterebbe questo dato a far comprendere se la liberalizzazione degli orari dei negozi sia stata positiva o meno. Invece, nel periodico tentativo di ripristino degli obblighi di chiusura, in questi giorni fortemente incoraggiato dalla proposta del ministro Di Maio, si parla sempre di altro.
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