Editoriale
Contro Beppe La Qualunque, ci vuole un esercito di missionari del Buonsenso
Il disagio sociale è diffuso e il clima anti-sistema è inevitabile e persino benefico. Ma dal Vaffaday di Genova arrivano risposte sbagliate e fuorvianti, rispetto alle quali è opportuno reagire con fermezza. Con il rischio di apparire supponente, affermo che il vero "bug" della democrazia è la scarsa comprensione dei fenomeni sociali ed economici, della quale si nutrono il qualunquismo e il populismo. La razionalità e il buon senso hanno vita dura.
Leggi tutto...Nel corso di un intervento televisivo (sabato scorso, ad Omnibus su la7), il viceministro dell'Economia Stefano Fassina ha dichiarato di nutrire dubbi sull'importo da 30 miliardi del piano di revisione della spesa affidato dal governo al commissario Carlo Cottarelli, perché ciò significherebbe – cito dalle dichiarazioni come riprese dalle agenzie – "cambiare il modello sociale".
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Quale giudizio dare alle prime notizie sul piano di privatizzazioni tra i 10 e i 12 miliardi di euro annunciato da Letta e Saccomanni? La cessione di quote di aziende pubbliche è un valore intrinseco, perché con i proventi delle alienazioni lo Stato libera risorse private "catturate" dal debito pubblico, si stimola una maggiore efficienza finanziaria e gestionale e si crea una pressione sul regolatore perché apra alla concorrenza i settori in cui tali aziende operano. Ma...
Leggi tutto...Sembrava impossibile che potesse succedere, ma alla fine è accaduto: l’unico, per ora, a fare le spese del caso Cancellieri è il Partito Democratico. Il ministro della Giustizia peraltro è un tecnico, non appartiene al Pd. Eppure sembra essere già cominciato il leit-motiv dei prossimi mesi, con il centrodestra diviso, versione di Letta e di governo: i casi spinosi saranno tutti a carico del centrosinistra.
Leggi tutto...Il risultato delle regionali lucane dimostra con buona evidenza due fatti che sono destinati a pesare in modo rilevante sulla scelta del "nuovo" sistema elettorale nazionale e sul destino della legislatura. Primo: la forza del M5S esce regolarmente ridimensionata da elezioni improntate a una dinamica competitiva, come quelle legate all'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di regione. Ed è più che ragionevole presumere che un analogo effetto si avrebbe anche con il passaggio dal Porcellum ad un sistema che "maggioritarizzi" il gioco politico.
Leggi tutto...Le condizioni affinché il piano Cottarelli sulla spesa pubblica abbia successo
Con la nomina di Carlo Cottarelli (dirigente del Fondo Monetario Internazionale) a commissario per la revisione della spesa pubblica, la realtà quasi supera la fantasia: il commissariamento della politica economica italiana da parte delle organizzazioni sovranazionali assume caratteristiche sempre più esplicite.
Leggi tutto...Più che un Nuovo Centrodestra, quello di Alfano & C sembra proprio il solito centro-destra e il “parricidio” una disputa, tutto sommato banale, sulla divisione dell’eredità berlusconiana tra i figli legittimi del fondatore. Non una rottura, insomma, piuttosto un obbligato spin off di quella conglomerata politica, che per ragioni di opportunità e di calcolo oggi conviene a tutti (a Alfano, come a Berlusconi, in fondo) emancipare dalla formula del partito unico (ci aveva già pensato La Russa) e restituire a quella, più razionale e larga, della coalizione.
Leggi tutto...Il deficit del SuperInps e le mire dei sindacati
Dato che li conosciamo, sappiamo che i leader sindacali non sono degli sprovveduti anche se l’esercizio del loro ruolo li costringe spesso ad apparire tali. Ci siamo chiesti, allora, per quali reconditi motivi si siano scagliati, con dovizia di dichiarazioni bellicose, contro le dichiarazioni rese dal presidente del superInps Antonio Mastrapasqua nel corso dell’audizione presso la Commissione bicamerale.
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