OGM, liberi di vietare. Il subdolo ritorno del protezionismo in Europa
Editoriale
La decisione presa ieri dai ministri dell’ambiente dell’Unione Europea, di consentire agli Stati membri la libertà di proibire sul loro territorio la coltivazione di varietà geneticamente modificate in base a motivazioni non solo di carattere scientifico – eventuali rischi per la salute umana o per l’ambiente – ma anche in base a motivazioni di tipo socioeconomico, potrebbe porre fine a una situazione di stallo che va avanti da anni, ma potrebbe anche, per gemmazione, aprire tali e tanti contenziosi, legali e commerciali, da far rimpiangere lo status quo ante.
La sostanza della questione, se l’accordo venisse confermato dall’europarlamento, diventerebbe automaticamente un’altra, e di ben altra portata: gli Stati membri hanno diritto di decidere quali prodotti commercializzare e quali no sul loro territorio? Se invece di parlare di una varietà di mais, stessimo parlando di tessuti, high-tech, automobili o energia, tratteremmo la cosa con la stessa tranquillità? Ma è chiaro che un precedente simile, e l’apertura di una crepa così profonda nella struttura del mercato unico, ci porterebbero in breve tempo a parlare anche di tessuti, high-tech, automobili o energia.
Ieri le associazioni ambientaliste protestavano perché l’accordo aprirebbe le porte agli OGM nei paesi favorevoli, come Spagna o Inghilterra, mentre i pro-biotech temono uno stop definitivo nei paesi contrari, come Italia o Francia. Un segno di come questo accordo rappresenti in realtà un “liberi tutti” nelle relazioni commerciali interne all’UE.
Al di là dei vantaggi (discutibili, e mai dimostrati) che l’Italia potrebbe ottenere da un’operazione di questo tipo – in realtà la nostra agricoltura avrebbe un disperato bisogno di innovazione, vedi la nostra analisi dei costi del bando agli OGM - quello che dovrebbe essere chiaro è che si tratta del ritorno del protezionismo in Europa. Questo, alla vigilia dell'Expo e soprattutto delle trattative per l’area di libero scambio USA-UE, non è esattamente il viatico di cui avremmo bisogno.