Oppo robot

In questi giorni in molti si stanno accapigliando su Sea Watch (ma anche sui bambini di Bibbiano). Perché? Perché non siamo in grado di essere laici? Di aspettare di conoscere bene i "fatti" (concetto comunque sempre sfuggente) prima di esprimere giudizi, ma anzi, poi quando emergono, invece di accettarli per quello che sono, tendiamo ancor più a radicalizzare la nostra posizione?

Semplice: siamo esseri che detestano soffrire. E la peggiore sofferenza che ci possano/possiamo infliggere è quella psicologica. Facciamo di tutto, anche e soprattutto inconsciamente, per evitarla. Questa sofferenza ha un nome tecnico, si chiama "dissonanza cognitiva", ed è il male supremo.

Perché? Perché noi pensiamo, tutti noi, ciascuno di noi pensa di essere una persona "bella", "giusta", a modo suo "onesta". Se però in qualche modo facciamo, diciamo cose "sbagliate", "brutte", "poco limpide" si crea una dissonanza tra chi riteniamo di essere e chi in realtà siamo realmente. E stiamo male, soffriamo fisicamente, anche se a farci soffrire è la nostra mente.

Quindi? Quindi il nostro cervello, dopo ogni nostra scelta, dopo ogni nostra azione inizia a difendersi da se stesso, attivando in particolare due meccanismi protettivi: autogiustificazione (trovando scuse) e Bias di conferma (raccogliendo solo informazioni che ci danno ragione). 

Esempio: avete bisogno di un tosaerba. Andate al brico di turno e lo comprate con tutte le cromature nei posti giusti a 100€. Tornate a casa e Amazon vi dice che ve lo consegna domani a 75€. 

Cosa fate? Cominciate subito ad autoassolvervi. Quel tosaerba lo volevate vedere prima di comprarlo. Dovevate tagliare l'erba proprio oggi. Magari era la versione 2018, vai a sapere... Ma non basta, andate a cercare anche tutti i siti che lo vendono e vedete soddisfatti che alcuni lo vendono anche a 110€, quindi, in fondo in fondo avete comunque fatto un affare...

Dissonanza Cognitiva

Questo processo si chiama Piramide delle Scelte (vedi l'immagine qui sopra) e ci dice che se due persone, apparentemente neutrali su di un argomento, per 1001 motivi, prendono due posizioni antitetiche, con il tempo faranno di tutto per giustificare e confermare (prima di tutto a se stessi) quella posizione finendo per allontanarsi tra loro sempre più e radicalizzarsi.

Come se ne viene fuori? Non si può, almeno non del tutto, siamo fatti così. Ma si può esserne consapevoli e, ad esempio, evitare di prendere posizioni troppo nette in particolare quando disponiamo di poche informazioni o di parte. Insomma, evitare di iniziare a scendere "le scale della dissonanza cognitiva" troppo presto, perché poi, quando informazioni di buona qualità saranno disponibili, potrebbe essere troppo difficile risalirle, e c'è il rischio di bollarle come strumentali, politicizzate, fake, o più banalmente di liquidarle con un "e i Marò?".

Insomma, tutto pur di evitare di ammettere di aver sbagliato, soprattutto dopo aver speso così tante energie per autoconvincerci di essere nel giusto. Ecco, sappiate che se fate questo non siete le belle persone che credete di essere. E lo sapete anche voi, perché vi state, seppur inconsciamente, difendendo da questa consapevolezza. Pensateci.

 

Consiglio di lettura: Carol Tavris and Elliot Aronson, Mistakes were made (but not by me)