È il 20 gennaio 2012. Bersani, allora segretario del Pd, scrive il suo discorso per l'assemblea del partito seduto al tavolino di un bar con accanto un boccale di birra. Anche la sera del 13 marzo 2013, quando da premier incaricato ha appena finito la giornata di consultazioni, viene paparazzato con una "bionda".

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Lunedì, 20 aprile 2015. A Milano l'associazione "èpossibile" organizza un incontro dal titolo "L'Erba Voglio - Legalizzare è giusto e conviene". Il deputato Pd Giuseppe Civati, membro dell'intergruppo parlamentare fondato da Benedetto Della Vedova per la liberalizzazione delle droghe leggere, si fa fotografare con una canna in mano, pubblica lo scatto sul suo profilo Facebook e scrive: "Com'è noto, non sono un fumatore di spinelli, per una serie di ragioni che attengono alla mia libertà e alle mie scelte". Ma "se tenere in mano una canna serve a farne parlare e discutere, passatemene un'altra. Non la fumerò, ma la terrò in tasca finché non ci sarà una legge sulla legalizzazione".

Tanto le foto di Bersani quanto quella di Civati hanno fatto il giro delle home page dei principali siti di informazione. Ma se quelle di Bersani hanno suscitato tanta simpatia, tanta tenerezza e qualche fisiologico sfottó, contro la canna di Civati si è sollevato il coro dei proibizionisti, pronti a puntare il dito sui rischi sanitari e sociali dell'uso della Marijuana.

Eppure, l'Istituto Superiore di Sanità stima che l'alcol provochi mediamente 18.000 morti l'anno e rappresenti la prima causa di mortalità sino ai 29 anni di età: cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti, prevalentemente stradali e sotto l'influenza dell'alcol rappresentano la causa più frequente di morte. Il 17% circa di tutte le intossicazioni alcoliche giunte in un pronto soccorso è registrato per ragazzi e ragazze sotto i 14 anni di età. Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, l'alcol è la "sostanza" più pericolosa di tutte, perfino più di eroina e cocaina, mentre la marijuana quella più "sicura" 

Dati che dimostrano (ancora una volta) come la discussione pubblica sulla legalizzazione della cannabis sia legata a un approccio ideologico, per niente suffragato da evidenze empiriche. E soprattutto che non vi è alcuna relazione tra la percezione che si ha di una sostanza e la sua reale tossicità. L'alcol fa più male delle canne, provoca più incidenti e più morti. Ma è socialmente tollerato perché non è stato mai proibito. La cannabis è una droga e dunque va vietata e repressa. Ma senza che se ne sappia il perchè.