Il video di Beppe Grillo di oggi ci conferma che contro il giustizialismo del M5S opponevamo un garantismo di mera civiltà giuridica rispetto a una guerriglia di liberazione pronta al sadismo giudiziario verso i nemici e alla più bieca indulgenza verso gli amici. Grillo è sempre stato così, è sempre stato quello del video di oggi e il contrasto alla sua inciviltà era un semplice atto di resistenza al tribalismo.

Ovviamente a stupire non è che un padre difenda un figlio da una grave accusa, ma il tenore di questa difesa. Il messaggio sbagliato, sbagliatissimo, per cui se una ragazza non denuncia subito non può essere stata violentata. La leggerezza con cui vengono descritte condotte che, anche se non costituissero reati, sarebbero comunque da trattare con tutt'altro rispetto.

È una brutta storia che addolora a prescindere da quelli che saranno gli esiti giudiziari e che dovrebbe spingerci a non fermarci a quelli, ai casi singoli, alla mostruosa idiozia che comunque segnerà per sempre un gruppo di ragazzi per una notte iniziata come centinaia di altre. Di non concentrarsi sul fatto che il figlio di Grillo sia o no "uno stupratore" ma sul fatto che certe condotte, astraendo dal caso singolo, costituiscono uno stupro. Perché ho la fondata opinione che, dettaglio osceno in più o in meno, reato in più o in meno, di notti allucinate che si traducono in violenze e abusi su persone incoscienti siano piene tutte le settimane. E che tanti ragazzi e ragazzini che non si sognerebbero di saltare addosso a una ragazza e neanche di tirarle uno schiaffo non abbiano affatto chiaro in mente cosa si possa e non si possa fare con una ragazza incosciente "con cui ci si è ubriacati". Che la cultura del "farla ubriacare per" sia molto più diffusa di quanto potrebbe esserlo in futuro se ci mettessimo a parlarne quanto a suo tempo parlammo delle minigonne che non legittimano stupri.

Ecco, ci sarebbe molto da dire, ma Grillo non si è limitato al sofferto silenzio o a una critica più che legittima. Grillo è andato ancora una volta nella direzione sbagliata, come ha sempre fatto sulla giustizia, come ha sempre fatto su tutto. E noi dovremo andare ancora una volta in senso opposto, perché c'è un tema più grande che prescinde dai casi personali. Casi personali cui Grillo non sa mai prescindere, diffondendo di volta in volta colpi di forca per i nemici e di lassismo per gli amici: due facce della stessa inciviltà.