Ormai evidentemente vale tutto, da quando l'ignoranza è stata sdoganata ed elevata a metodo politico. Vale anche che una legge ordinaria possa disporre una deroga ad un articolo della Costituzione. Quanto ci viene segnalato da Enrico Zanetti e Andrea Mazziotti di Scelta Civica sarebbe esilarante, se non fosse drammatico: sedici deputati del Movimento 5 Stelle, tra cui l'enfant prodige Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, hanno presentato un emendamento al ddl di conversione in legge del decreto sulla terra dei fuochi (AC 1885-A, emendamento 2.63) con il quale si chiede di finanziare una misura del provvedimento con il ricorso all'indebitamento "in deroga al pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, secondo comma".

La vicenda è questa, in soldoni. All'articolo 1 del decreto-legge sono disposte importanti e approfondite attività di indagine e analisi, anche mediante strumenti di telerilevamento, per una mappatura approfondita del territorio campano, "al fine di accertare l'eventuale esistenza di effetti contaminanti a causa di sversamenti e smaltimenti abusivi anche mediante combustione". L'azione - oggettivamente complessa - avrebbe un costo di circa 4 milioni, di cui i primissimi 100mila già stanziati nel 2013 e la restante parte nel 2014. Il decreto-legge (al comma 6 dell'articolo 2) dispone che si provvede finanziariamente "con le risorse europee disponibili nell'ambito del programma operativo regionale per la Campania 2007-2013 finalizzate alla bonifica dei siti industriali e di terreni contaminati" e, quanto a 1.000.000 di euro nel 2014, con le risorse europee disponibili nell'ambito del programma di sviluppo rurale Campania 2007-2013 finalizzate all'assistenza tecnica".

Tutto assolutamente lineare e condivisibile, no? Ma qui arrivano i grillini e propongono il loro prezioso contributo da costituzionalisti sopraffini: una deroga alla Costituzione! Ah, quel povero Silvietto nostro, che per anni ha cercato di farsi leggine ad hoc sempre bocciate dalla Corte Costituzionale: non ha mai pensato che bastava scrivere "in deroga" e il gioco era fatto? Per fortuna sono arrivati Di Maio e sodali!

Inutile cercare di capire il senso, né provare a immaginare le discussioni approfondite che li hanno portati a partorire l'emendamento. L'unica cosa da fare l'abbiamo fatta: abbiamo chiamato l'ambulanza, li sta andando a prendere.

AGGIORNAMENTO: Ci segnala il nostro lettore Pietro Ferrara che la deroga viene proposta dai deputati grillini anche all'emendamento 2.58.

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