Diritto e libertà
Se si muove, indagalo. Va bene (si fa per dire) se rimane l’approccio del pubblico ministero. Ma è un disastro quando l’impostazione è assunta a formula di governo: e questa è ormai la cifra del dibattito generale sulla ripresa delle attività produttive e commerciali, con il pericolo di infiltrazione della criminalità organizzata elevato a criterio orientativo di qualsiasi intervento pubblico.
Leggi tutto...'Dalla Russia con amore'. Guerra ibrida e strategia del caos sul Covid-19
Mentre la pandemia da coronavirus non accenna a diminuire mietendo vittime non solo tra persone anziane e debilitate ma anche tra i più giovani, l’opera di disinformazione del Cremlino sul Covid-19, veicolata dai media a esso collegati, fa segnare un incremento di natura quantitativa e qualitativa che è opportuno analizzare perché foriera di gravi conseguenze a livello politico e geopolitico.
Leggi tutto...Il decreto con cui i ministri Di Maio, Speranza, Lamorgese e De Micheli hanno ieri chiuso i porti alle imbarcazioni delle ONG straniere e ai 150 naufraghi della Alan Kurdi è il topo morto che annuncia non l’arrivo, ma il dilagare incontrastato della peste politica sovranista nella sedicente roccaforte della “resistenza democratica”.
Leggi tutto...Lockdown e modello italiano? Non conta solo il cosa ma soprattutto il come
Una delle più odiose balle di questi strani e deprimenti giorni è quella del "modello italiano", quotidianamente rilanciata a media unificati (e con l'orgoglio dei cornuti, dovremmo dire). Perché, se è vero che giornali e TV straniere intervistano i nostri governanti, per capire a che punto sia la situazione nel Paese in cui l'epidemia è stata troppo a lungo fuori controllo, è anche vero che il lockdown, che non è un'invenzione italiana e neanche cinese, viene declinato in maniera diversa da Stato a Stato, con punti di caduta pratici diversissimi.
Leggi tutto...Giornalismo combattente
La propensione alla retorica, questa toppa che l’Italia malvissuta adibisce a rimedio bugiardo del proprio decoro civile sbrindellato, si manifesta in forma particolarmente detestabile nei modi di certo giornalismo. Non da oggi, è inutile precisarlo: ma oggi, nell’epopea delle quarantene, tanto più clamorosamente. Per capirsi, è il giornalismo assediato dall’urgenza di far cronaca sulle sue coraggiose fatiche durante la Grande Infezione.
Leggi tutto...C’è in giro un nemico mortale nelle società europee, un nemico giurato delle nostre libertà, del nostro benessere e della pace in cui viviamo. Non ce ne accorgiamo perché sta lavorando segretamente, corrodendo lo spirito dei padri fondatori dell’Unione con una virulenza peggiore di qualsiasi pandemia, e con una potenza superiore a quella di qualsiasi Stato: oggi come cento anni fa quel nemico ha il nome di “nazionalismo”.
Leggi tutto...Trovo nella rubrica delle lettere al Corriere (gli arresti domiciliari inducono simili perversioni) questa significativissima denuncia di Aldo Cazzullo: “La politica ha passato gennaio e febbraio a litigare sulla prescrizione, anziché preparare strutture e protocolli per l’emergenza”.
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La richiesta di canoni, di codici e codicilli per misurare millimetricamente la prossimità consentita tra gli individui e l’agognata pretesa di specifiche e casistiche esasperate in calce ai divieti, come per normare ogni passo possibile all’esterno delle nostre case (con cagnolino al guinzaglio o meno), a cosa serve davvero?