Il 6 giugno prossimo si terrà a Bruxelles la prima riunione ufficiale della procedura del cosiddetto trilogo sulla proposta di direttiva sull’efficienza energetica nell’edilizia.

Per rompere il ghiaccio sulle trattative, rappresentanti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europei, si confronteranno inizialmente su alcuni articoli con disposizioni tecniche (4, 20, 21, 22, 23, 24 e 28, e Allegato n. 1). Tali articoli, ritenuti meno problematici e pertanto non a rischio di generare conflittualità tra i partecipanti, saranno utili per soppesare l’atteggiamento dei vari interlocutori in previsione della trattazione delle questioni più spinose.

L’equilibrio tra gli Stati membri potrebbe altresì venire condizionato dalla Presidenza di turno dell’Unione. La procedura di Trilogo difatti viene avviata sotto la presidenza svedese, che non ha mai nascosto il proprio scetticismo sul testo della direttiva. Proseguirà, dal 1° luglio prossimo, sotto l’egida della presidenza spagnola.

Si delineano scenari differenti che potrebbero condizionare le scelte da operare a Bruxelles.

Quanto influiranno le vicende di politica interna spagnola sulla gestione del dossier? Le recenti dimissioni del Premier Sanchez, a seguito della deblacle alle elezioni amministrative, modificheranno l’atteggiamento di Madrid? Ma non solo: dalla Germania, uno dei Paesi che maggiormente si è speso a sostegno delle politiche UE sul Green Deal, sono filtrate nelle ultime settimane aspre critiche sulla proposta di direttiva. La Ministra dell’edilizia Klara Geywitz, stretta alleata del cancelliere Scholz, non ritiene che la previsione di obbligare i proprietari a ristrutturare i propri immobili per soddisfare le disposizioni della direttiva, sia compatibile con la Costituzione tedesca.

Per l’Italia, Paese che vanta uno dei tassi di proprietà della casa più alti d’Europa con circa il 70% dei cittadini che possiedono l’appartamento in cui vivono, la proposta di direttiva - qualora non dovesse essere modificata in modo sostanziale nella citata procedura di Trilogo, rischia di trasformarsi, come ha più volte sottolineato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, “in una patrimoniale occulta” che andrebbe a colpire in particolar modo le famiglie meno agiate obbligandole a indebitarsi per sostenere i costi degli interventi stimati alcune associazioni dei consumatori tra I 35 e i 60mila euro ad abitazione. O, in alternativa, assistere alla svalutazione del frutto dei loro risparmi, calcolata fino al 40%.

Da ultimo, ma non certo per ordine di importanza, nel 2024 si dovrà rinnovare il Parlamento europeo e la Commissione.
A chi conviene avventurarsi su un terreno così scivoloso prima della prossima tornata elettorale europea?