Ma insomma, basta con questi immigrati che vivono in undici in un appartamento, ci degradano le città, non se ne può più.
Come? Il padrone di casa è italiano?...

E va bene, però basta con questi immigrati che fanno le bancarelle sui marciapiedi e ci degradano le città!
Cosa? Molti dei titolari effettivi delle licenze sono italiani?...

Nuova destra
Ok, però smettiamola una buona volta coi furgoncini dell'anteguerra parcheggiati malissimo per scaricare e ricaricare la merce, che, naturalmente, ci degradano le città!
Eh? I camioncini che scaricano e ritirano la merce in doppia fila hanno tutti targa italiana? A Roma la maggioranza delle targhe è riconducibile all'ex capitale del Regno delle Due Sicilie?...

E comunque basta con gli immigrati che ci portano via il lavoro, in un crescendo di degrado delle nostre città!
Che cosa? Chiedete chi li assume? Ma altri immigrati, naturalmente... ah no? Dite che ad assumerli sono italiani che vogliono risparmiare sugli stipendi?...

Epperò Kabobo che ha ammazzato le persone col piccone sta in hotel e Corona per due foto sta in galera! Basta con questo razzismo contro gli italiani che ci degrada le città!
Come, come? Kabobo sta ancora in carcere, e non sono precisamente hotel le strutture in cui si era proposto di trasferirlo?...

E intanto gli immigrati clandestini prendono 35 euro al giorno per degradarci le città e agli onesti cittadini italiani niente!
Che? I 30 euro (al massimo) vanno a chi gestisce le strutture in cui sono alloggiati dopo l'identificazione, e non in tasca a loro? E questi gestori sono immi... no, italiani, manco a dirlo. (...)

Sì, però basta con questi bengalesi che vengono qua a degradarci le città mentre i nostri marò sono prigionieri in India!*
Come dite? L'India e il Bangladesh sono due Paesi diversi? Il subcontinente indiano non è un unico indistinto agglomerato di negri? ...
[*Sì, pure io mi chiedo ancora cosa c'entrino i marò in tutto questo. Però stiamo parlando della Nuova Destra italiana, quindi tocca per forza metterceli.]

Ma in ogni caso basta con questi campi Rom dove si bruciano i rifiuti tossici! Non è perché il fumo di quella roba fa venire il cancro, ma è che ci degrada le città!
In che senso "recuperano materiali ferrosi per conto di ditte, in gran parte italiane fino al midollo, che così evitano gli oneri dello smaltimento a norma di legge"? ...

E, e, e basta con questi giovani d'oggi che non vogliono lavorare e quindi si mettono d'accordo con gli immigrati per degradarci le città! Io ho messo un annuncio per una cameriera e non ho trovato nessuno!
Eh? Chiedete le condizioni? Beh, naturalmente a partita IVA, trecento euro al mese per lavorare sette giorni su sette, dieci ore al giorno. Valli a capire, 'sti giovani...

E va bene, mi arrendo. Però che diamine, la vita è veramente ingiusta. Io ci tenevo veramente tanto, a fare l'esponente della Nuova Destra italiana.
Ci stavo pure riuscendo alla grande.

A un certo punto, però, com'è come non è, ho incontrato qualcuno che ha infranto i miei sogni. Fact checking, mi pare si chiamasse. A giudicare dal nome, dev'essere un immigrato anche lui.

------------------------------------------

PS semiserio, se  farvi una risata vi è bastato non leggete: non è che non veda anch'io le condizioni in cui versa la nostra società attualmente, anche a causa di un'immigrazione "povera" e difficile, concentrata per lo più in alcuni quartieri, già tradizionalmente problematici, di alcune città. In uno di questi quartieri, Torpignattara a Roma, trascorro parecchio del mio tempo, e alcuni problemi li ho davanti agli occhi tutti i giorni.

Ciò che ho voluto prendere in giro in quest'articolo, spero si capisca, non è la sacrosanta voglia di fare qualcosa per migliorare le proprie condizioni di vita, né l'impegno che molte persone mettono nel chiedere e nel cercare di realizzare, per sé e per i propri figli, quartieri più vivibili e accoglienti. È invece proprio il contrario che ho cercato di stigmatizzare: l'indignarsi, il gridare, il lamentarsi fine a se stesso, la violenza verbale che nel migliore dei casi non produce nulla e nel peggiore porta ad aberrazioni come questa, il riempirsi la bocca di una retorica che non serve a niente, se non a dare l'impressione, falsa e pericolosa, di essere in guerra ogni giorno.

Ebbene, non siamo in guerra. Siamo in pace, e quella pace la dobbiamo difendere, rispettare e mantenere come possiamo, dividendo equamente tra noi e gli altri le responsabilità di ciò che non funziona e impegnandoci per cambiarlo.

Come una persona che incolpa dei propri fallimenti "gli altri", il mondo, il destino cinico e baro, senza mai fermarsi a esaminare i propri errori, non riuscirà mai a trasformare quei fallimenti in successi, così una società che non guarda dentro di sé per scoprire le cause della propria lacerazione, ma ne getta le colpe, in blocco, su "gli zingari", "i muSSulmani", "loro" non potrà mai evolvere e migliorare davvero, ma resterà sempre avviluppata su se stessa, in attesa del miracolo o dell' "uomo forte" di turno, senza mai riuscire a liberarsi davvero dei propri problemi.

Nessuno nega che i problemi ci siano: la crisi li ha accentuati, l'instabilità a livello mondiale li ha acuiti, la completa assenza - non da oggi - di civiltà e di legalità sostanziale in questo Paese rende impossibile non farci i conti.

Dovremmo capire prima possibile, però, che la Nuova Destra de "L'Euro ci ha portato l'Ebola e ci ha portato via i nostri ragazzi", con la sua retorica di guerra, le sue semplificazioni sbagliate, il suo populismo esasperato e le sue promesse impossibili di tornare ad un mitico Medioevo, non è la soluzione, ma semmai rappresenta, anch'essa, uno dei problemi di questo Paese.

Il folklore è una cosa, la politica un'altra, e il primo non può e non deve sostituire la seconda. Prima ce ne ricorderemo, ad ogni livello, meglio sarà per tutti.