Cicliste Afghanistan

Rassegna stampa ragionata, libera ed eclettica curata da Marion Sarah Tuggey.

30 anni di solitudine radioattiva
La tragedia della centrale nucleare di Chernobyl esplosa il 26 aprile 1986 ha colpito ogni persona e ogni cosa nell’area: non solo le persone sono affette da malattie in percentuali estremamente elevate, ma anche la natura risente tuttora dell’esplosione - anzi, le piante attuali sono ancora più radioattive di quelle vecchie. Ci sarà un nuovo sarcofago a protezione del reattore, o più che altro dal reattore, dal 2017 per cent’anni. Basterà? 

Different, no longer
Ibtihaj Muhammad è una delle atlete della nazionale di scherma americana. Si è sempre sentita diversa praticando sport da piccola: essendo una ragazza musulmana, pantaloncini o canottiere non erano permessi. Tutto questo è finito quando Ibtihaj ha provato la scherma: con la maschera addosso, vestita di tutto punto, era parte di un gruppo, si sentiva finalmente uguale agli altri. Eppure, pur facendo parte del team olimpico, c’è ancora chi le chiede di “togliersi il cappello” per fare la foto ed entrare ad una conferenza…

Sport femminile, corruzione e Afghanistan
Somaya Ghulami fa parte della squadra olimpica afghana, ed è una delle grandi speranze della nazione per arrivare a medaglia a Rio. Somaya però vive in Iran e fa la pendolare per andare ad allenarsi in Afghanistan: non riuscirebbe mai a competere, dice, se dovesse vivere nella sua patria. Lei è solo la punta di diamante di un mondo, quello dello sport femminile afghano, sempre più travolto dalla corruzione e dall’avvento di conservatori nelle posizioni apicali dello sport - conservatori che non hanno mai visto positivamente il fatto che alle donne fosse addirittura “permesso” di praticare sport in pubblico. Benvenuti nel Medioevo.

Abbiamo dimenticato come si ama?
Secondo Zygmunt Bauman, è proprio così. Trovare un compagno su Internet è diventato come comprarsi un libro o una maglia online: perché dovremmo essere fedeli ad una sedia? Non lo siamo. Infatti, se ne trovassimo una più comoda, la cambieremmo. E per il sociologo ottantanovenne il rischio è di cedere al consumismo amoroso, visto che ci vogliono due persone per stare assieme, ma ne basta una sola per interrompere un rapporto - e vivere nel costante terrore di essere abbandonati, rimpiazzati, non può di certo far bene ad una coppia.

(No) kids with guns
Michael Stipe ha scritto una lettera aperta al governatore dello Stato della Georgia, Nathan Deal, affinché non permetta all’interno dei campus l’introduzione di armi cariche, anche se nascoste.  La presenza di armi sarebbe deleteria sotto ogni punto di vista, e dovrebbe bastare la storia recente americana, fatta non solo di Columbine ma di altre decine di tragedie simili, per far capire la follia di una legge che la permettesse. Se non bastasse, come ricorda Stipe, il 78% degli studenti, il 95% dei presidi e l’89% dei capi della polizia sono contrari. Speriamo basti almeno questo.

@masaraht

Le scorse rassegne si trovano nel sommario di Terza Pagina.