Istituzioni ed economia
L'oracolo No-Euro
Le ultime settimane di campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018 sono state una tortura. Al campo base degli intrepidi scalatori della montagna “Usciamo dall’Euro”, fervono gli ultimi preparativi. Il più che probabile futuro ministro dell’Economia, Claudio Intorti, si rinchiude con i più stretti consiglieri per registrare gli ultimi ingranaggi di un macchinario complesso.
Leggi tutto...Accordo sì o no, euro o neo dracma, Unione Europea dentro o fuori. Qualunque sia lo scenario che aspetta la Grecia nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, dalle parti del Partenone ci sarà il problema di sempre: capire di che far vivere un’economia davvero poco competitiva.
Leggi tutto...Così muore la scuola pubblica?
Giovedì 25 giugno, alle ore 19 circa, si è consumato il funerale della Scuola Pubblica italiana. Con 159 sì e 112 no, infatti, il Senato della Repubblica ha approvato il maxiemendamento al ddl 1934 (La Buona Scuola) sul quale il Governo aveva posto la fiducia. Ora la palla passa alla Camera, dove però, a meno di clamorose novità, il testo sarà approvato senza modifiche.
Leggi tutto...La democrazia, lo dice la parola stessa, è una cosa che ha a che fare con il potere. Il popolo esercita il potere attraverso la democrazia solo nel momento in cui le decisioni che prende sono effettive. Altrimenti il popolo può esprimere opinioni, può “dire la sua”, attraverso consultazioni il cui esito non è vincolante per nessuno.
Leggi tutto...A voler vedere ad ogni costo il rosa nelle cose, potremmo dire che un leader coraggioso, che aveva assunto impegni vincolanti con i suoi elettori, nel momento in cui si trova costretto a prendere una decisione che necessariamente tradisce quegli impegni, convoca di nuovo il suo popolo per ottenere un nuovo mandato.
Leggi tutto...La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il blocco della contrattazione del pubblico impiego, misura introdotta dal Governo Berlusconi, e poi confermata dagli ultimi governi, come modo per piegare parte della spesa pubblica in un contesto di ristrettezze di bilancio. La decisione non ha, però, effetti retroattivi.
Leggi tutto...Le elezioni politiche dello scorso giugno hanno portato l’Akp, il partito islamico di Erdogan, a perdere la maggioranza in Parlamento: una democratica battuta d’arresto per i sogni autocratici del presidente, che però pone degli interrogativi pressanti sulla stabilità. Un governo di minoranza di Erdogan contro tutti potrà reggere quattro anni?
Leggi tutto...Se la storia di come la Grecia sta provando quotidianamente a sfuggire alle riforme strutturali pur restando nell’euro vi sta appassionando, non preoccupatevi: non è finita, nessun accordo sarà definitivo, in estate avrete ancora molti episodi da seguire. Con Tsipras funziona come con i cartoni animati di Willy il Coyote: ogni giorno si riparte da capo.
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