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Quasi ogni giorno agenzie e media italiani riportano le dichiarazioni di un signore russo, Dmitry Peskov, che è da dieci anni il portavoce di Vladimir Putin. Quasi nessuno sa che il signor Peskov, come ricompensa per il grande lavoro fatto alla corte di Putin, è stato insignito, il 4 ottobre 2017, non di una onorificenza russa ma della medaglia di “Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana” (“di iniziativa del presidente della Repubblica Italiana”). Nell’ottobre 2017, la Russia aveva già occupato illegalmente da oltre tre anni la Crimea e, tramite bande di paramilitari (in cui sono presenti mercenari italiani), il Donbas ucraino.

Purtroppo il sig. Peskov non è stato l’unico esponente del regime putiniano a ricevere medaglie dai presidenti della Repubblica Italiana: dopo aver effettuato una ricerca sulla pagina del sito del Quirinale dedicato alle “Onorificenze”, ho messo insieme una trentina di nomi di esponenti del regime di Mosca medagliati dal 2014 ad oggi.

A partire dal 2020, a più riprese Radicali Italiani ha chiesto formalmente al Presidente della Repubblica e all’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio di revocare tutte le onorificenze concesse ai russi (con Di Maio alla Farnesina sono state ben 23).

C’è voluta l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, il 24 febbraio 2022, per convincere gli uffici preposti del Quirinale e della Farnesina a fare una parziale marcia indietro. Con Decreto del Presidente della Repubblica del 9/05/2022, sono state revocate “per indegnità” le onorificenze concesse a Mikhail Mishustin (primo ministro Federazione Russa) e a Denis Manturov (ministro Industria e Commercio) e ad altri due russi; con tre decreti dell'8 agosto 2022 sono state revocate altre dieci onorificenze. Mancano, secondo i nostri calcoli, altre diciannove revoche per completare l’opera.

Sarebbe stato bello se il presidente Mattarella avesse speso un minuto del suo discorso di fine anno per annunciare di avere revocato tutte le onorificenze della Repubblica Italiana concesse a uomini di Putin. Per aiutare gli uffici del Quirinale, pubblichiamo qui l’elenco delle onorificenze ancora da revocare: ALEKSEEV Mikhail (due medaglie); BEREZKIN Gregory (due medaglie); DYNKIN Alexander; KARIMOVA Inga; KAZIKAEV Valery; KIJKO Mikhail; KOROLEV Oleg; GALITSKY Sergey; MIKHELSON Leonid (due medaglie); PARAMONOV Aleksej (due medaglie); PESKOV Dmitry; SECHIN Igor; SEDYKH Anatoly; SHLENKINA Elena TINKOV Oleg; TORKUNOV Anatoly; TROTSENKO Roman; USMANOV Alisher; VEROZUB Mikhail (due medaglie).

Chissà se entro il 24 febbraio 2022, primo anniversario dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, il Presidente della Repubblica troverà il tempo per firmare le restanti doverose revoche.