Un Paese sotto LSD
Editoriale
Le difficoltà di percezione della realtà in Italia sono sempre più evidenti: quest'articolo, finalmente, fa chiarezza e dimostra inequivocabilmente perché. Seguiteci in questo elenco di prove inoppugnabili, e, prima di arrivare alla fine, vi convincerete anche voi del fatto che il proibizionismo sulle droghe, nel nostro Paese, ha clamorosamente fallito.
Allora, ricapitolando: C'è gente certissima che fino a qualche anno fa, in Italia, ci fosse l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, e tu cerchi di spiegare che la Costituzione non ha mai previsto questa possibilità, ma niente, continuano a ripetere convinti che prima si eleggeva e adesso no;
c'è chi è convinto che un modulo scolastico in cui c'è scritto "Genitore 1 e 2" al posto di "mammina e papino" sia un attentato senza precedenti alla Famiglia Tradizionale™, e tu dàgli a sgolarti per cercare di fargli ricordare che anche nel tuo libretto delle giustificazioni, stampato quando c'era ancora la lira e quindi i Veri Valori® erano ben tutelati, c'era scritto "firma genitore", niente;
c'è chi ripete che l'Euro "ci ha portato via la sovranità", dove però per "sovranità", tenti sommessamente di far notare, s'intende nient'altro che la possibilità di fare debito a piacere e scaricarlo sulle spalle delle generazioni future. Che la tattica dello scaricabarile possa funzionare fino a un certo punto e poi esploda è concetto che non sfiora nemmeno l'anticamera del cervello, perché orizzonti temporali superiori a sei mesi sono fuori discussione;
c'è chi candida alle europee nella circoscrizione Italia Meridionale Pino Arlacchi, ritenendo evidentemente che per vincere le elezioni al Sud basti chiamarsi Pino, e tu non riesci a capacitarti del fatto che il primo partito d'Italia si sia arreso così completamente agli antieuropeisti senza nemmeno provare a combattere;
c'è chi ha trovato la soluzione a tutti i nostri problemi, che sarebbe l'amico dell'autodeterminazione dei popoli Vladimir Putin, e tu sai già che sarebbe inutile ricordare che l'autodeterminazione dell'Ossezia e della Cecenia è finita a cannonate, perché penserebbero che te lo sia inventato (eventi più vecchi di sei mesi, come dicevamo, non esistono);
c'è chi dice che la crisi economica in atto è tutta colpa degli ebrei (non delle pensioni a quarant'anni, del debito pubblico fuori controllo, del mercato del lavoro diviso fra schiavi e ipergarantiti, no, del dominio occulto degli ebrei sul mondo) e tu pensi che tra qualche anno ti toccherà nasconderti coi fucili sulle montagne e rifare tutta la Resistenza da capo, e Dio quanto non ti va;
c'è chi ti rivela che il vero problema del mondo sono le scie chimiche, ti ammonisce che bisogna volare con le compagnie di bandiera e non con le low cost perché sarebbero proprio loro le responsabili dello spargimento di chissà quali sostanze nel cielo, e tu tenti di consolarti pensando che è un modo come un altro di far girare l'economia, ma resti un po' con l'amaro in bocca, e ti chiedi se sarà colpa delle scie chimiche pure quello;
c'è chi ritiene che la promessa di 80 euro in più in busta paga per alcuni lavoratori sia un tentativo di voto di scambio, mentre la promessa di 600 euro al mese per tutti come "reddito di cittadinanza" no, nemmeno un po', e tu non puoi nemmeno prendere l'abaco e replicare con due semplici conti da prima elementare, perché stai cercando di raccogliere coi denti le braccia che ti sono definitivamente cadute.
Ti chiedi "Ma in che mondo vivono questi?", ti domandi com'è possibile che tanta gente vada avanti senza il minimo senso della realtà, ti angosci, dai le testate al muro, quasi ti commuovi sulla disgraziata sorte dei neuroni dei tuoi concittadini. Ti chiedi il come mai, ti chiedi il quasi quasi (cit.).
Poi, alla fine, dopo aver tanto pensato, capisci che cos'è successo, ed è una cosa che già sapevi: il proibizionismo sulle droghe ha decisamente fallito. Era semplice arrivarci, in effetti. Tu l'avevi sempre detto, affannandoti a spiegarlo tra numeri, dati e dimostrazioni, ma adesso finalmente sono arrivate le prove, definitive, evidenti e chiarissime. E tutto, in queste ventose giornate di aprile, all'improvviso ti sembra più chiaro.