Una premessa: oggi il Parlamento riesce a votare il rinvio del pareggio di bilancio al 2017 senza conseguenze rilevanti sul mercato dei titoli pubblici, e il governo Renzi azzarda una legge di stabilità con coperture finanziarie non granitiche, perché a Francoforte c'è un signore che ha tracciato una linea di politica monetaria fortemente espansiva e protettiva nei confronti dei paesi più indebitati.

renzi padoan

Ciò è accaduto non perché questo signore sia di nazionalità italiana, ma perché - pur con sbavature, incongruenze e asimmetrie - negli anni passati la strategia di austerità finanziaria nei paesi dell'eurozona ha funzionato, evitando default, degenerazioni e guai peggiori. Per quanto concerne l'Italia, il tanto vituperato rigore impresso dal governo tecnico presieduto da Mario Monti ha creato le condizioni perché da lì a qualche anno si potesse tornare a guardare con minore timore all'immediato futuro. Senza certezze, ovviamente, ma con una giustificata dose di ottimismo della volontà.

Tutto ciò premesso, ora siamo di fronte ad un bivio. Matteo Renzi ha annunciato per la legge di Stabilità misure "da sogno", per dirla con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. "Finora Renzi ha annunciato le parti positive della manovra, ma temo ce ne saranno anche di negative, temo brutte sorprese", ha invece sottolineato Stefano Fassina, dichiarando la sua contrarietà a tagli di spesa e a eventuali aumenti di tassazione locale. In mezzo, i dubbi della Commissione Europea, che teme per il buon esito del processo di consolidamento dei conti pubblici italiani.

La realtà sarà meno onirica dei primi annunci di giornale e la scopriremo molto presto. Ma siccome sognare non necessita di coperture finanziarie, ci permettiamo di farlo anche noi. Siamo disposti persino a sostenere anche l'azzardo di una manovra di robuste riduzioni di tasse finanziata con un mix di (molti) tagli di spesa e (un pizzico di) maggior deficit, se vediamo un disegno lucido e lungimirante per il rilancio economico. Ciò che proprio non potremmo accettare, perché il risveglio sarebbe brusco e doloroso, sarebbero maquillage fiscali, redistribuzioni di carico e tasse ridotte a scadenza.

@piercamillo