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Il 20 febbraio Virginia Raggi ha celebrato in pompa magna il restauro della Sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio.

Anche stavolta ne è nata una figuraccia, di cui si parla poco ma che rivela crudamente la visione e la miseria dell'amministrazione grillina. Come suo costume la sindaca ha omesso di ricordare che quel restauro è merito di Ignazio Marino, ma non è solo questo il punto. Vediamo come si sono svolti i fatti.

Nell'autunno 2014, Alisher Usmanov - mecenate russo noto per il suo sostegno alla ricerca scientifica e alla conservazione del patrimonio artistico - si trova a Roma per il congresso della Federazione Internazionale di Scherma, che presiede. Marino coglie l'occasione per incontrarlo e convincerlo a finanziare il restauro della Sala, per una spesa di 500mila euro.

Successivamente, il sindaco convince Usmanov a finanziare anche il restauro di una parte del Foro di Traiano. I due si incontrano nell'aprile del 2015 per siglare l'accordo, che prevede una nuova donazione alla città di 1 milione di euro.

Il 12 aprile Marino invita Usmanov a una cena di rappresentanza. La sera stessa lo persuade a finanziare il restauro della totalità del Foro. Il nuovo finanziamento sale a 1,5 milioni di euro.

Complessivamente la cena vale, per la città, due milioni di euro: un investimento. Il conto dell'oste però è salato, 3500 euro. Il Movimento 5 Stelle solleva il caso, ne fa una questione morale e denuncia Marino per le cene di rappresentanza. Nella denuncia fa esplicito riferimento alla cena offerta a Usmanov. Virginia Raggi, all'epoca consigliere comunale, si reca in Campidoglio scortata da una troupe televisiva dove suona con insistenza il citofono della ragioneria per ottenere gli scontrini delle cene. Colto da estasi giustizialista il Fatto Quotidiano pubblica la copia degli scontrini. La maggior parte delle spese è di importo molto modesto.

Dopo la vicenda degli scontrini Marino è costretto alle dimissioni. Dei soldi donati per l'anastilosi delle colonne del Foro di Traiano si perdono le tracce. Nel prendersi il merito del restauro della Sala degli Orazi e Curiazi, la sindaca Raggi dimentica l'esistenza di quegli ulteriori finanziamenti.

La sindaca dimentica anche di invitare Usmanov all'inaugurazione della Sala restaurata. Non invita neppure Marino. Durante la cerimonia omette di ringraziare l’ex sindaco che si era prodigato per trovare i fondi.

Diversamente da Marino, che si dannava per trovare finanziamenti da donatori stranieri, la nuova amministrazione è inerte. Finora non è stata cercata alcuna donazione. Più in generale, non è stato cercato alcun genere di finanziamento per la città.

E ora la giunta sta sabotando il più grande investimento privato nella trasformazione e riqualificazione urbana che si sia visto a Roma.