(Public Policy) - Roma, 25 mar - A febbraio 2014 le esportazioni sono in calo rispetto al mese precedente (-2%) mentre le importazioni crescono (+1,7%). La flessione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue interessa i beni strumentali (-4,3%), i prodotti intermedi (-1,7%) e i beni di consumo non durevoli (-1,2%). Sono in espansione le vendite di beni di consumo durevoli (+3,5%) e di energia (+2,1%). Lo rende noto l'Istat.

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Dal lato dell'import la crescita congiunturale investe tutti i comparti, a eccezione dell'energia (-2,2%) e dei beni di consumo non durevoli (-0,9%). Nell'ultimo trimestre la dinamica congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue si conferma comunque positiva (+2,2%) e diffusa a tutti i raggruppamenti principali di beni. Le vendite di energia (+3,2%) e di beni strumentali (+2,6%) registrano un tasso di crescita superiore alla media. Nello stesso periodo, la contenuta flessione congiunturale delle importazioni (-0,2%) è determinata dalla forte contrazione degli acquisti di energia (-8,5%). Al netto dei prodotti energetici, le importazioni registrano una crescita del 4,8%, particolarmente sostenuta per i prodotti intermedi (+6,9%). Su base annua, l'aumento delle esportazioni è contenuto (+0,5%) e coinvolge tutti i principali comparti, con l'eccezione dell'energia (-18,5%) e dei prodotti intermedi (-6,6%). Al netto dell'energia l'export cresce del 2,1%. Le importazioni registrano una diminuzione tendenziale del 5,2%, trainata dal forte calo degli acquisti di energia (-23,9%), al netto dei quali l'import cresce del 7,7%.

A febbraio 2014 si rileva un surplus commerciale di 1.422 milioni di euro, più che doppio di quello registrato nello stesso mese dell'anno precedente (+659 milioni). L'incremento dell'avanzo è da ascrivere alla riduzione del deficit energetico (da -4,3 miliardi nel 2013 a -3,2 miliardi nel 2014). Il surplus nell'interscambio di prodotti non energetici si riduce invece da +5,0 miliardi di euro a febbraio 2013 a +4,7 miliardi di euro a febbraio 2014. Nel mese di febbraio 2014, i mercati di sbocco più dinamici sono: Eda (+26,3%), Cina (+14,3%), Asean (+11,1%), Stati Uniti (+8,1%) e Mercosur (+6,9%). Le vendite verso la Svizzera sono in forte contrazione (-16,0%). La flessione degli acquisti riguarda Opec (-36,4%), Russia (-20,9%), India (-8,9%) e Turchia (-6,3%) mentre crescono gli acquisti da Eda (+19,6%), Cina (+12,1%), Mercosur (+11,1%) e Stati Uniti (+11,0%)