beppe grillo senato

In democrazia ci sono gli elettori e i partiti che si contendono i loro voti. L'ideologia del Movimento 5 Stelle è intrinsecamente incompatibile con questa procedura di assegnazione del potere, per una ragione tanto semplice quanto sostanziale: essa identifica il Movimento con la stessa cittadinanza.

La "contesa incruenta" democratica presuppone partiti concorrenti, disposti a riconoscere la legittimità del governo di chi ottiene il miglior risultato elettorale. Un'organizzazione che si qualifica come unica espressione autentica e legittima della collettività, è obbligata invece per definizione a rifiutare questa possibilità, e a considerare illegittima qualsiasi altra proposta politica: i partiti avversari non sono concorrenti, ma usurpatori dell’unico potere legittimo, quello del popolo che si esprime attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Casaleggio Associati.

E' la solita vecchia illusione totalitaria, su cui si sono fondati, da Rousseau e Hegel in avanti, tutti movimenti che hanno preteso di incarnare la 'volontà collettiva’, o magari un ineluttabile processo storico, come l'avvento della società senza classi, o il dominio razziale di un popolo.

Nella versione a 5 stelle l'illusione viene riproposta con le visionarie elucubrazioni collettivistico-digitali di Gian Roberto Casaleggio, codificate nella carta fondativa del Movimento, il cosiddetto "Non Statuto". All'art. 1 si spiega che il Movimento ha natura di "non associazione", ed è una "piattaforma e un veicolo di confronto e di consultazione" tra cittadini "che trae origine e trova il suo epicentro nel sito www.movimento5stelle.it". All’art. 4 è chiarita la natura del Movimento: "non è un partito politico, ne si intende che lo diventi in futuro", ma è un "testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi".

I cittadini insomma, potrebbero, grazie al Movimento, decidere direttamente su qualsiasi argomento di interesse pubblico, senza passare per le istituzioni delegate competenti. L'appartenenza alla “totalità degli utenti della Rete” e la gestione della disintermediazione, si intende, rimangono materie di competenza esclusiva dello staff della Casaleggio Associati, entità sulla quale la “totalità degli utenti della rete” non è autorizzata a esprimere pareri, né è convocata a determinarne la composizione.

Gli esponenti del M5s, spesso persone di buona volontà e sinceramente mosse dalle migliori intenzioni (ma anche 80 anni fa eravamo tutti “brava gente”), sono per ragioni analoghe costretti a interpretare qualsiasi problema - dai conflitti in Medio Oriente alle crisi bancarie, dalle politiche di bilancio alla gestione del problema dei rifiuti a Roma - come l'esito di un complotto. Anche questa è una conseguenza logica della pretesa di questa organizzazione di essere unica espressione autentica del volere dei cittadini. La volontà generale deve infatti essere, per definizione, anche infallibile: se nel mondo ci sono guerre, sporcizia, corruzione, povertà, disagio sociale, è solo perché qualche potere o organizzazione criminale ha impedito ai cittadini di esercitare liberamente la loro sovranità. Il momento in cui questa potrà manifestarsi liberamente e pienamente (grazie alle alle piattaforme informatiche della Casaleggio Associati) coinciderà con l'inizio di una nuova era definitiva di onestà, pace e felicità collettiva.

Oggi questa ideologia totalitaria passa attraverso la delegittimazione di tutte le istituzioni intermedie della democrazia rappresentativa (ovvero della democrazia in sé, dato che altre forme non ne esistono), a cominciare dal Parlamento e dalle persone che ne fanno parte. Il Parlamento ha ragione di esistere solo se composto da "portavoce" - non da individui con il loro bagaglio di idee e competenze - intercambiabili tra loro perché funzionali all’unico progetto politico legittimo, quello del Movimento stesso. Il Parlamento non rappresenta il popolo, ma ratifica la volontà del popolo, una volontà che si esprime altrove e che altrove acquisisce legittimità. La volontà generale sceglie i suoi "portavoce", detta le regole e le cambia a seconda delle circostanze: anche il diritto - intrinsecamente antitotalitario - diventa un orpello del quale disfarsi.

Tutto questo rende particolarmente difficile e faticoso, per gli esponenti del Movimento 5 Stelle, rimanere coerenti con i loro principi e nello stesso tempo svolgere quotidianamente la loro attività politica all'interno di istituzioni democratiche, e l’esperienza delle amministrazioni locali grilline ne fornisce una vasta letteratura di evidenze.

La persistenza dei problemi reali all’avvento della nuova era non sarà la dimostrazione del fallimento di questo tipo di ideologia, ma servirà piuttosto a consolidarla, come prova definitiva della presenza di forze avverse all’unica forma possibile di benessere generale, e della necessità di reprimerle. Quando i movimenti totalitari sono riusciti a conquistare il governo, hanno finito sempre per dare vita a regimi votati alla conservazione del potere attraverso la repressione violenta e la propaganda totalizzante.

@giordanomasini