Responsabilità generazionale: un Patto Repubblicano per il 2018

Responsabilità generazionale: un Patto Repubblicano per il 2018

Nel declino economico e sociale in cui l’Italia è imprigionata da decenni, la politica ha il dovere di tornare a formulare proposte credibili, responsabili e sostenibili. Oggi esiste un problema cruciale di risorse: per l’ammodernamento delle infrastrutture, per rilanciare gli investimenti sia pubblici che privati, per garantire un livello adeguato di benessere, per tornare a crescere.

È legittimo, per chi crede nel ruolo dello Stato come calmiere delle differenze sociali e motore degli investimenti economici, chiedere un aumento della pressione fiscale. Allo stesso modo, per chi ha fiducia nella forza propulsiva del mercato, è legittimo chiedere tagli alla spesa pubblica per restituire all’economia una parte delle risorse oggi drenate dallo Stato. Ed è giusto che queste diverse opzioni si confrontino alle elezioni.

Non è invece né legittimo né giusto pretendere che il problema delle risorse del presente sia affrontato, ancora una volta, dalle generazioni future, attraverso l’aumento della spesa in deficit, e quindi l’aumento del debito di cui dovranno, in un modo o nell’altro, farsi carico i nostri figli. Quando si chiede maggiore flessibilità si chiede esattamente questo: che ci venga consentito di spendere oggi senza porci il problema di chi dovrà pagare il conto domani. Nessun genitore responsabile si comporterebbe in questo modo.

Noi sottoscrittori di questo appello ne facciamo una questione di pulizia del dibattito politico, oltre che di moralità civica e repubblicana: ogni generazione deve farsi carico del proprio benessere e dei propri investimenti pubblici.

Non è solo una scelta politica, ma è un dato di realtà imposto dalla demografia, che ci racconta di un paese sempre più “anziano”, in cui sempre meno giovani attivi dovranno farsi sempre più carico del benessere comune.

Le forze politiche che si affronteranno nella prossima campagna elettorale, invece, sembrano aver rimosso questo dato di realtà e, come soluzione “magica” ai problemi del presente, tornano a proporre la spesa a debito, sia sotto forma di maggiore flessibilità concessa dai trattati europei, sia attraverso il ripudio stesso di quei trattati, l’uscita dall’euro e il ritorno all’epoca scellerata delle svalutazioni competitive, epoca in cui sono nati tutti i problemi del nostro presente.

Noi sottoscrittori di questo appello chiediamo alle forze politiche e alle élite intellettuali di questo paese, di qualsiasi orientamento politico e ideologico, di mettere al centro del dibattito pubblico il diritto delle prossime generazioni alla libertà dal debito e dalla nostra irresponsabilità generazionale, a farne una sorta di nuovo Patto Repubblicano, e ci impegniamo noi stessi in questo senso, ognuno nel proprio ambito politico e professionale, a cominciare dalla campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018.

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